top of page
Immagine del redattoreGiovanni Tessera

La fake news più pazze della storia: la nuova puntata di Giovani Frequenze

Sapevate che gli spaghetti crescono sugli alberi?

Il fenomeno delle Fake News sembra una novità degli ultimi tempi, in realtà ha radici molto antiche, dai sofisti greci fino a Napoleone. Ripercorriamola insieme, cercando di fare chiarezza e scoprendo le bufale più famose e più pazze della nostra era.

(Ascolta la puntata integrale cliccando qui)


Dal vangelo secondo Treccani

Locuzione inglese (lett. notizie false), entrata in uso nel primo decennio del XXI secolo per designare un’informazione in parte o del tutto non corrispondente al vero, divulgata intenzionalmente o inintenzionalmente attraverso il Web, i media o le tecnologie digitali di comunicazione, e caratterizzata da un’apparente plausibilità, quest’ultima alimentata da un sistema distorto di aspettative dell’opinione pubblica e da un’amplificazione dei pregiudizi che ne sono alla base, ciò che ne agevola la condivisione e la diffusione pur in assenza di una verifica delle fonti.

Ma quindi che cosa sono queste fake news?

Per capirlo dovremmo tornare indietro nel tempo e scoprire le origini storiche di questo fenomeno ormai diffusissimo.


Siamo nell’antica Grecia, in particolare nella città di Atene: a partire dalla seconda metà del V secolo inizia a diffondersi la corrente della sofistica, per cui la verità, concetto che fino a quel punto era stato considerato filosoficamente un valore assoluto, diventa relativa. Con espedienti retorici, i sofisti possono far passare qualsiasi cosa per vera: la verità è relativa e quindi completamente manipolabile!


Raffaello, la Scuola di Atene

 

Poi arriva la prima grande fake news della storia: nel IV secolo, quando l’Impero Romano è sotto il dominio di Costantino, con l’Editto emanato dall’Imperatore (il famoso Editto di Costantinopoli del 313) tutta l’Europa diventa cristiana. Più tardi, per sancire la legittimità delle donazioni di beni e terreni alla Chiesa – e quindi l’istituzione del suo potere temporale – viene diffuso un documento falso che avrebbe attestato, come prima donazione della storia, quella dello stesso imperatore Costantino quasi 400 anni prima. Il tranello viene scoperto però solamente agli inizi del millennio: anche Dante, nella Commedia, ci casca (Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,/ non la tua conversion, ma quella dote/ che da te prese il primo ricco patre!).


Da quel momento in avanti il fenomeno delle fake news, per convenienza o per gioco, si diffonde in maniera capillare. È il primo di aprile del 1957: la BBC sta progettando la realizzazione di uno speciale per il pesce d’aprile. Charles De Jaeger, editore della trasmissione Panorama, ha a disposizione un budget di 100 sterline, con cui si reca in Svizzera da Albert Kunz, agente pubblicitario dell’Ufficio del turismo svizzero. Davanti ad un piatto di pasta al ragù nasce l’idea: far credere agli inglesi che gli spaghetti crescano sugli alberi. Al tempo infatti non molti conoscevano l’ormai illustre pietanza italiana, sarebbe bastato quindi trasmettere un falso documentario in cui gli attori fingessero di raccogliere spaghetti dagli alberi per ingannare gli spettatori.


Il video originale diffuso dalla BBC il primo aprile del 1957

 

Fu il primo grande scherzo televisivo, e il risultato fu impressionante.

Volete sapere qual è stato invece il primo grande scherzo radiofonico? Allora ascoltate la


Comments


bottom of page