L’Onda del Futuro festeggia 1 anno dall’apertura del sito! 12 mesi di avventura per un progetto che non ha voglia di fermarsi!
Ripercorriamo quanto è successo prima per poi annunciare le prossime novità!
Fine di Settembre 2020. Marco contatta Andrea (il sottoscritto) perché ha una idea in mente: costituire un gruppo di giovani appassionati di politica locale che possa assistere ai consigli comunali, intervistare gli assessori… portare insomma la voce dei giovani all’interno della vita di Binasco. L’idea mi intriga da subito e coinvolgiamo tre fiulotti che conosciamo grazie all’oratorio: Filippo (“filo”), Enea (“pino”) e Giovanni (“giova”) Si inizia a scrivere, ma dove pubblichiamo? Grazie a Karim, un ragazzo un po’ stagionato, giova riesce ad aprire il primo sito, “Sulle Onde del Ticinello”, presentato al pubblico proprio il 3 di Ottobre 2020.
I 5 meravigliosi fiulotti sopra citati più Edo: meraviglioso fiulotto, certo, ma entrerà successivamente
Ma perché questo nome?
L’immagine che abbiamo in mente è quella del Ponte di Binasco, che passa sopra il Ticinello: un luogo di passaggio, neutro, dove raccogliere tutte le opinioni e le idee che ci scorrono sotto per restituirle con il punto di vista e l’energia che una manciata di adolescenti possono dare!
Iniziamo a scrivere di quanto succede in paese: le nuove luci al Castello, i 40 anni di sacerdozio di Don Armando sono i primi eventi a cui partecipiamo; ogni lunedì Pino pubblica i resoconti delle partite Virtus del weekend
Il Ponte di Binasco
Poi arriva il “secondo lockdown” Nuovamente in casa, non possiamo più trovarci per discutere degli articoli della settimana, ed ovviamente non ci sono più partite né eventi da commentare E di cosa parlare, quindi? Ed ecco l’idea, quella trovata che ci ha portati ad un inaspettato seguito Allargare il campo: si scrive di attualità nazionale, novità scientifiche, ambientali, dei social… Ma ci sono tanti argomenti, e poche penne. Quindi, iniziamo a spargere la voce, e le adesioni non mancano: Edoardo (“pedra”), Alessandro (“ale”, guai a chiamarlo “digio”!), Emanuele (“ema”) si uniscono alla allegra brigata, portando le loro idee ed i loro pezzi!
Una delle serie più fortunate in quel periodo: la spiegazione dei DPCM di Conte!
Sui social andiamo alla grande, con Facebook ed Instagram arriviamo a 150, 200 visualizzazioni del sito ogni giorno! Ed un giorno, proprio grazie a questi mezzi, l’inaspettato. Mi contatta su Facebook un giovanotto ricciolo, Vincenzo, residente a Bracigliano, provincia di Salerno (!), che si interessa alla nostra idea, vorrebbe farne parte anche lui. Entra in redazione come “vince” (o “vincè”, con la e accentata tipica meridionale che spesso, parlandoci assieme, mi trovo a dire anche io perchè me la attacca) e fa venire a tutti noi un dubbio Se noi, Ticinello, siamo arrivati fino a Salerno, che senso ha tenere questo nome così locale?
Vincenzo. il ricciolo salernitano che fece tremare la nostra identità di piccolo blog locale
Riusciamo a trovare, alla fine, un nuovo nome: “L’Onda del Futuro” Perché la gioventù é come un’onda, che travolge il mondo di oggi per proiettarsi nel proprio domani.
Perché, come un onda, noi giovani travolgiamo quanto incontriamo per farci strada verso il nostro futuro. Perché il sottoscritto, dilettante storico a tempo perso, si impunta sul fatto che si debba tenere un riferimento alle onde per motivi filologici con il primo sito (ma questa è una fissa personale più che una motivazione effettiva)
Il nostro bel logo
Long story short: tiriamo dentro tante persone, altrettante vanno e vengono; si sperime
ntano collaborazioni, piattaforme, nuovi metodi, strumenti e linguaggi, con discreti problemi ma anche notevoli successi. In termini calcistici riusciamo ad arrivare a mangiare il panettone; se è per questo anche le chiacchere di carnevale, ma a fatica arriviamo alla colomba di Pasqua.
Nell’ultimo periodo ci si lascia andare: causa verifiche ed esami, complice una organizzazione poco efficiente, abbiamo smesso di pubblicare, per una serie di mesi siamo stati assenti. Ma la nostra avventura non termina certo qui. Se nella primavera-estate scorsa c’è stato un declino, va anche detto che tra Agosto e Settembre noi, autori della primissima ora, ci siamo messi d’impegno per far rinascere la baracca.
Qualche incontro tra noi 4 (io, giova, pino e filo; Marco decide di lasciare), un piano generale per riassestare tutto, una serie di chiamate a tutti i membri del gruppo ed, infine, settimana scorsa, la prima riunione con gli autori per spiegare le novità e sentire le loro proposte. Non preoccuparti, caro lettore, che anche tu verrai messo al corrente di quanto stiamo pensando: puoi già farti un’idea guardando il nuovo sito, il link è qua sotto, ma aspetta! Ho da dirti qualche parola ancora.
Potevo fare un generico articolo commemorativo sull’anno di Onda, quella classica via di mezzo tra la ricostruzione degli eventi e l’agiografia di una manciata di urlùcc che assieme, appassionatamente, scribacchiano sul digitale.
Non riesco a parlare dell’Onda così, in modo distaccato ed oggettivo. Sono un pessimo giornalista, penserai, di parte e sentimentale per di più, ma sono fatto così. Ti ho raccontato della mia Onda, e di quello che ho vissuto in 12 mesi di avventure con questi malnati, più o meno folli, che abbiamo (r)accolto lungo la strada. Ti lascio con due cosette:
Il link al nuovo sito, che quando ho aperto la prima volta mi ha lasciato in estasi per lo stupore e l’emozione di quanto sia tremendamente bello
(nota bene: è ancora in lavorazione, i testi dobbiamo rifinirli ed aggiustarli, ma la forma sarà questa)
(https://ondadelfuturo.wixsite.com/londa)
Ed una citazione, mia, di una frase che ho detto ai ragazzi quando abbiamo deciso di riprendere in mano il tutto:
“Se ripenso al progetto sento ancora qualcosa dentro. Come una ex che ti passa davanti e, nonostante tutto, ti viene un sorrisino: una cosa che non si è spenta, giace sotterranea imperterrita. L’Onda, nonostante tutto, stuzzica ancora.“
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