Prima del definitivo verdetto dell'Euroderby di quest'anno, vi portiamo un altro rewind storico, parlando dei Quarti di Finale del 2005 tra ansie, fumogeni e infamia.
Non ne faccio un discorso tecnico, ma puramente egoistico: mi auguro di tutto cuore di non incontrare squadre italiane nei quarti di finale di Champions League. Soprattutto non vorrei affrontare l’Inter perché per noi che viviamo a Milano sarebbe un vero inferno. Ricordo che la settimana del derby di Champions del 2003 per me è stata la peggiore di tutte a livello di tensione.
Agli occhi di un tifoso un po' distratto o poco informato queste parole potrebbero sembrare molto recenti, precedenti quindi al sorteggio per i Quarti di Finale di Champions League che potevano vedere il Milan incontrare l'Inter o il Napoli in un "derby italiano", come è poi effettivamente accaduto; la dichiarazione però appartiene ad Adriano Galliani e risale al 17 marzo di diciotto anni fa, vigilia dei sorteggi quando due anni dopo l'Euroderby 2003 dalle urne sono uscite insieme le due compagini milanesi per i quarti.
L'Inter si presenta alla sfida rinforzata rispetto al 2003: c'è l'Adriano più forte di sempre e in panchina siede Roberto Mancini, l'allenatore più titolato della storia del club insieme ad un certo Helenio Herrera. Il percorso in Champions è abbastanza netto primo posto ai gironi e Porto liquidato ai quarti. Dall'altra parte c'è però un Milan ancora più solido di quello che aveva trionfato due anni prima a Manchester, guidati da Carlo Ancelotti i rossoneri sono infatti tra i favoriti per la vittoria finale dopo aver primeggiato sul Barça ai gironi ed eliminato il Manchester United.
Il 6 aprile a San Siro si gioca la gara d'andata e in casa c'è formalmente il Milan, sono però i nerazzurri a partire forte, forse per vendicare l'immeritata sconfitta rimediata su quello stesso prato, tuttavia, come spesso avviene nel calcio, passano in vantaggio i rossoneri con Jaap Stam e l'ennesimo gol di Andriy Shevchenko fissa il risultato sul 2-0: il ritorno si prospetta quindi un'ardua impresa per l'Inter.
Se il 12 aprile in Viale della Liberazione e per tutti i tifosi interisti sui seggiolini del Giuseppe Meazza o sul divano di casa davanti al televisore le speranze di qualificazione sono poche, ma ancora vive ci pensa l'Usignolo di Kiev, dopo mezz'ora a spegnerle quasi definitivamente mettendo i nerazzurri davanti ad un'impresa colossale, con un parziale di 3-0 all'Inter servono 4 gol per strappare un biglietto per le semifinali. Seppur avviliti gli uomini del Mancio non demordono e al 71' il Cuchu Esteban Cambiasso su corner sfruttando l'errore di un finora perfetto Nelson Dida la insacca e trova l'1-1, recuperare è ancora difficile, ma nulla è impossibile nel calcio.
Eppure l'arbitro, il tedesco Merk, annulla la rete per una molto dubbia carica di Cruz su Dida, al che succede di tutto, infatti questa partita non finisce e non finirà mai; dalla curva nord degli ultras nerazzurri, sotto la quale attacca l'Inter e difende quindi il portiere brasiliano, piove di tutto: petardi, fumogeni, bengala... uno colpisce addirittura Dida, che da quel momento non sarà più il fenomeno che aveva dimostrato fino a quella sera, in un irriconoscibile San Siro avvolto da un infernale nebbia rossa nascono le iconiche foto che hanno lasciato un ricordo e una ferita indelebile nel nostro sport.
La partita verrà poi archiviata con un 3-0 a tavolino per il Milan, che con un parziale di 5-0 accede alle semifinali dove trova il PSV Eindhoven e con un complessivo di 3-3 per la regola dei gol in trasferta vola a Istanbul dove incontra il Liverpool. Si apre così una delle più grandi delusioni della storia del Milan, in vantaggio 3-0 all'intervallo viene rimontato nel secondo tempo e perde ai rigori ipnotizzato dal portiere dei Reds Jerzy Dudek, ma questa è tutta un'altra storia...
Per via degli avvenimenti che nulla hanno a che vedere con il calcio questa storica partita è tristemente nota come il "Derby della Vergogna" e fa parte della storia della stracittadina meneghina, seppur di quella più macabra e violenta, che ci auguriamo non abbia mai più luogo in un campo di calcio. Tuttavia questa sera, diciotto anni dopo questo precedente, con il ritorno delle semifinali assisteremo di nuovo alla storia con una partita che decreterà chi nella storia ci entrerà e chi come nel 2003 e nel 2005 ci rimarrà solo ad un passo.
Per ascoltare il commento dei ragazzi di 94°minuto sulla storica partita, clicca qui, e non perderti la loro trasmissione, tutti i venerdì alle 17, su Radio Hinterland!
Fonti: Goal;
Credits foto: Corriere della Sera, Sky Sport, Rivista Undici.
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