AVVISO AL LETTORE: L'Onda del Futuro, in quanto legata al territorio di Binasco, ritiene che seguire la campagna elettorale sia importante, perché nelle elezioni del 12 giugno si sceglieranno coloro i quali guideranno la vita della comunità per i prossimi 5 anni. L'Onda del Futuro, pertanto, si propone di offrire una informazione SUPER PARTES portando a voi, (e)lettori, le posizioni dell'uno e dell'altro schieramento. Le domande che leggerete sono state proposte anche alla candidata dell'altra lista, "SiAmo Binasco", nell'articolo che trovate a questo link.
Andrea: Siamo qui con Liana Castaldo, candidata sindaco di "Binasco Più":
la vostra lista nasce nel 2012, come mai ai tempi avete scelto questo nome e perché è attuale ancora adesso?
Liana: Ai tempi "più" era un termine nato spontaneamente nel gruppo, perché serviva qualcosa "di più". E' attuale ancora adesso: non abbiamo minimamente pensato di cambiarlo perché rappresenta noi ed il nostro spirito, che tende al voler fare sempre di più.
Andrea: Come mai ai tempi nacque questa lista? Ci sono stati dei cambiamenti nella lista rispetto alle ultime elezioni?
Liana: Tutti sanno che dalla lista sono uscite 2 figure, il Vicesindaco e l'Assessore al Commercio ed al Marketing territoriale: hanno fatto la loro scelta e noi siamo andati avanti.
Alle origini, l'idea di creare la lista è stata una di quelle sane scintille che nascono nei territori come il nostro dove ti trovi con il tuo gruppo, vedi qualcosa che ti piacerebbe fosse diverso, e quindi fai un progetto e ti metti in gioco. Questo progetto rappresenta un capitale sociale assolutamente importante che deve andare avanti e soprattutto essere un modello per i ragazzi più giovani.
Andrea: Come mai volete impegnarvi ancora per Binasco?
Liana: Perché vorremmo portare avanti il nostro modello, anche se è di 10 anni fa: quello dell'apertura del territorio, della cura, del dialogo, dell'ascolto, dell'intercettazione di tutti i problemi; e poi, lasciamelo dire, dell'impegno e della passione. L'andare avanti con Binasco Più significa mantenere il modello di "buon governo" per il futuro, soprattutto guardando ai più giovani.
Andrea: Alla luce delle prossime elezioni, e quindi di eventuali altri 5 anni di governo, quali sono i punti fondamentali del programma?
Liana: Come contenuti non cambiano, siamo sempre un territorio di 7.000 persone, ma questa volta abbiamo sentito da subito l'esigenza di armonizzare il nostro programma con l'Agenda 2030. Io sono molto appassionata di sostenibilità, il nostro programma è stato plasmato collegando i punti concreti con i 17 obiettivi dell'Agenda: magari non sono strettamente collegati tutti e 17, ma quanto vogliamo fare riguarda giovani, welfare, territorio, scuola, ambiente, sostenibilità, sicurezza, cultura, commercio... tocchiamo proprio tutto.
E' bello, facendo i banchetti, avere la percezione degli altri, che per me è importantissima: ad esempio stamattina mi sono fermata con alcune signore e ho sentito le loro opinioni sulla vigilanza, che mi colpisce molto: ora noi abbiamo vigili che sono in territorio fino all'una di notte, non è qualcosa da poco rispetto agli altri territori, ma ho sentito che questo dovrà essere migliorato, perché per come si fa adesso non viene percepito dai cittadini. Un'altra cosa è la pulizia: io mi occupo di ambiente, conosco bene il servizio di nettezza urbana e quanto paghiamo di TARI: confrontandomi con altri questi mi segnalano la sporcizia in giro, parliamo allora del littering! [l'atto di sporcare volontariamente un luogo abbandonandovi dei rifiuti, per approfondire vedi Comune di Ravenna e Lifegate.it, n.d.r.] Dobbiamo scegliere: assumere un'altro stradino, o magari metterci in tasca una volta in più il fazzoletto invece di buttarlo a terra? Riguardo al littering faremo delle campagne di sensibilizzazione.
E' molto sentito anche il discorso delle deiezioni canine sui marciapiedi: è sicuramente la sanzione più difficile al mondo da elevare, è evidente che se c'è un vigile nei dintorni il comportamento scorretto non viene eseguito, però anche lì ci sono molti modi per intervenire, sensibilizzando ma soprattutto coinvolgendo tutti i cittadini, perché la scelta di ognuno influisce sull'aspetto del paese.
Liana: Il motto a cui sono legata è "pensare globalmente, agire localmente", ma perché è vero! Siamo 7.000 persone, se ognuno partecipa attivamente le cose cambiano, e cambiano anche in modo ottimale: potremmo anche mettere uno spazzino in più, vero, ma costa 45.000 euro. Altre cose del programma sono le scuole, su cui abbiamo investito tanto tempo e tanti soldi, ed i giovani, argomento su cui secondo me bisogna investire moltissimo, rendendoli un pochino autonomi nella progettazione di quello che hanno bisogno: io sono una "boomer" [neologismo che indica "i nati tra la metà degli anni Quaranta e Sessanta, i cosiddetti figli del boom economico" (Treccani), n.d.r.] , quindi la cosa sensata è quella di ascoltarli e capire cosa vogliono. Un esempio che mi è piaciuto moltissimo è stato quello del calisthenics [le attrezzature sportive installate nell'area del Parchetto di S. Maria, n.d.r.]: lì ho ascoltato i ragazzi, abbiamo consultato anche Walter Pellegrin, per avere il parere di un esperto, ed ha funzionato. Non solo, mi è piaciuto moltissimo che durante il periodo di Covid, quando c'era una limitazione incredibile (come facevamo noi ad andare a sanificare tutte le mattine gli attrezzi?), i ragazzi hanno autogestito l'impianto!
Per l'ambiente rinnoveremo il contratto con SASOM: la raccolta differenziata sta andando molto bene, noi ora siamo al 68.4%, con la tariffazione puntuale faremmo un salto al 70, 75%
Andrea: Cos'è la tariffazione puntuale?
Liana: Significa che, secondo il principio europeo per cui "chi inquina paga", ognuno paga quello che smaltisce, e quindi c'è tutta una filiera per cui il sacchetto appartiene a te, i rifiuti vengono pesati e dunque uno paga quello che produce. E' un impianto molto interessante, lo stanno attuando a Zibido e noi stiamo osservando con molta attenzione. Ovviamente c'è un primo periodo di adattamento, fisiologico, però è un sistema che funziona, anche perché responsabilizza, capisci che producendo meno rifiuti paghi di meno.
Andrea: A proposito di giovani: ci sono idee particolari, progetti?
Liana: Il parco di Santa Maria, che funziona molto bene, sarà ulteriormente potenziato, abbiamo vinto un bando per le palestre all'aperto e verrà utilizzato lì. Sul discorso dei giovani c'è sicuramente la consulta dei giovani ed il tavolo dei giovani, che in questo ultimo periodo, ahimè, non sono stati più svolti per ovvi motivi. E' necessario creare un gruppo di giovani con cui parlare, ascoltare i loro bisogni e coinvolgerli nell'istituzione.
Non intendo in senso politico, né di lista, intendo proprio un gruppo che lavora con il Comune in merito alle tematiche dei giovani, perché secondo me a Binasco ci sono potenzialità altissime: guarda solo l'esperienza meravigliosa della Boomforest! Lì veramente siamo stati molto impegnati, io ci ho creduto subito, tantissimo, era un progetto veramente bello e loro l'hanno fatta, la stanno curando ed andrà avanti, è questo il punto: cercare di indirizzare i giovani ad una progettazione autonoma, non deve essere il Comune che propone dall'alto delle iniziative! Facciamo anche quello, ovviamente, ma soprattutto riguardo ai giovani deve esserci una comunicazione ed un interscambio con loro.
Andrea: Anche perché i giovani di adesso sono quelli che un domani abiteranno e governeranno il paese
Liana: Bravissimo, è anche un modello: "mi occupo della cosa comune". Un vivaio, escludendo la politica e gli schieramenti, in cui il Comune ti tira dentro così tu puoi occuparti del tuo bene comune, migliorando anche il senso di appartenenza; e dove arriva il senso di appartenenza, è quasi fatta.
Andrea: Le ultime domande te le rivolgo come "Liana", e non a nome del gruppo: qual' é la cosa che ti piace di più di Binasco
?
Liana: Lo dico sempre: mi piace tanto la dimensione, la coesione. Io lavoro vicino a Milano, lì ci vedono un po' come i campagnoli, ma penso che loro che non potranno mai godere del fatto che quando esci a prendere il pane ci metti 20 minuti! A me questa cosa piace, oltre al fatto che magari c'è gusto a chiacchierare, perché è un capitale umano, sociale, della comunità, che non si può costruire, c'è anche un grande spirito di aggregazione. Binasco comunque solo per l'aspetto di volontariato ed associazionismo è veramente un bel posto, con una potenzialità importante. Andrea: Che cosa vorresti cambiare invece di Binasco? Liana: Tornando sul discorso dell'ambiente, a cui sono particolarmente legata, mi piacerebbe una partecipazione più attiva, ma vedendo i risultati siamo già a buon punto: il 68,4% di raccolta differenziata significa che quasi tutte le famiglie quando producono il rifiuto pensano e partecipano alla raccolta differenziata. Direi anche il discorso della pulizia, se ce lo sentissimo un po' più nostro sarebbe meglio ecco. Ci sono tantissime cose da migliorare, ma nulla per cui dire "non mi piace": si potrebbe avere certo più verde, più alberi, però abbiamo anche un territorio ridotto; infine mi piacerebbe ci fosse un interscambio un pochino più intenso tra associazioni e volontari, sarebbe una sinergia preziosa. Andrea: Qualcosa che vorresti dire ai lettori dell'Onda?
Liana: Vorrei dire di scegliere ancora Binasco Più alle prossime elezioni del 12 giugno, perché è un modello che ha governato fino ad adesso, che considera il paese un luogo prezioso da curare costantemente: sicuramente tante cose le abbiamo fatte, e tante altre no, anche perché un Sindaco deve anche valutare le priorità e non è semplice, noi vorremmo rendere Binasco un posto ancora più bello dove vivere. Intervista e foto (ove non indicato) di Andrea Bonacossa
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