"Il titolo è stato scelto correttamente: 'Concerto di Natale... stiamo ancora provando!' E' il concerto del 2022, che abbiamo deciso di proporvi come 'prova generale' per l'anno prossimo, quando sarà possibile essere al completo".
Il coro di voci maschili binaschino “Bianchi per scelta” (nome che riprende il famoso complesso dei “Neri per caso”) ha riproposto il Concerto di auguri natalizi. Mentre a dicembre 2020 la serata era stata esclusivamente trasmessa sul canale Youtube dell’oratorio s. Luigi di Binasco, quest’anno, grazie alle restrizioni sempre più permissive, è stato possibile aprire la chiesa parrocchiale dei ss. Giovanni Battista e Stefano- in cui si è svolto il concerto - ad un pubblico in presenza; pur non abbandonando lo streaming, utile per chi avesse voluto goderselo dalla comodità del suo divano. Non è stato possibile tuttavia avere il complesso al completo a causa dell'aumento dei casi di Covid in Europa.
La scaletta della serata è stata incentrata principalmente su brani Spiritual, antenati del Jazz, che nascono come canti di lavoro nell’America schiavista tra il XVII e buona parte del XIX secolo. Essi, solitamente a sfondo religioso, sono alla base della nascita del blues alla fine del XIX secolo e del successivo Jazz (ma approfondiremo questo argomento in un prossimo articolo di questa rubrica). Di questo genere troviamo per esempio Go, tell it on the mountain o la più conosciuta When the saints go marching in. Non mancano poi brani di origine natalizia come Tu scendi dalle stelle e prettamente religiosi come la Missa Criolla di Ariel Ramirez o la Missa Jocunda di Franco Vittadini.
Di seguito la scaletta in ordine di esecuzione:
1. When the saints go marching in; reso iconico dal trombettista di New Orleans Louis Armstrong, rivoluzionario del Jazz non solo come musicista ma anche come cantante.
2. Tu scendi dalle stelle; classico natalizio che non ha certamente bisogno di presentazioni.
3. Go, tell it on the mountain; anch’esso uno Spiritual Afro-Americano, riadattamento del canto dal titolo When I Was A Seeker della seconda metà del XIX sec. da parte di John Wesley Work jr.
4. Down by the river side; il brano polifonico è una novità rispetto alla scaletta dell’anno precedente ed è stato eseguito una seconda volta come bis della serata.
5. Parte della Missa Criolla di Ariel Ramirez, compositore argentino scomparso nel 2010, di cui l’opera più famosa è certamente quella sopracitata.
6. Sixteen Tons, cantato per la prima volta da Merle Travis nel 1946, descrive la pessima situazione in cui erano costretti a vivere i minatori statunitensi. Il brano è stato interpretato da grandi nomi come Johnny Cash e BB King.
7. Il Gloria dalla Missa Jocunda di Franco Vittadini; compositore e direttore d’orchestra originario di Pavia, a cui è successivamente stato intitolato il Conservatorio dell’antica capitale longobarda.
8. Amazing Grace; iconico canto Gospel che presenta molte versioni, tra cui - per citarne alcune - quella di Elvis Presley e di Andrea Bocelli.
9. Rimanendo nel campo del Gospel abbiamo la celebre Oh happy day, inserita nell’album Let us go into the house of Lord, degli Edwin Hawkins Singers nel 1967.
10. Swing low, sweet chariot conclude la parentesi degli Spiritual selezionati per la serata, ascoltata per la prima volta nel 1909 con la versione dei Fisk Jubilee Singers.
11. White Christmas, classico natalizio scritto da Irving Berlin, la cui versione più famosa e venduta è quella di Bing Crosby del 1942, è posta in chiusura della serata.
“Noi ci auguriamo davvero che questo Natale sia un Happy Day, un cambiamento per tutti, e in meglio”: queste le parole del parroco di Binasco don Armando Curti con cui augura ai presenti un felice Natale.
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