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Immagine del redattoreEmanuele Carenini

La leggenda del pilota fantasma

La vittoria di Ed Hugus alla 24 Ore di Le Mans


Questa è la storia di Ed Hugus alla 24 Ore di Le Mans del 1965, vinta appunto dal pilota statunitense che però non compare nell’albo d'oro della competizione. Facciamo qualche passo indietro e spieghiamo meglio: il regolamento prevedeva che nella 24 ore ogni team potesse schierare due piloti con una riserva ai box. Se la riserva avesse sostituito qualcuno, il pilota sostituito non avrebbe più potuto correre.

I team favoriti erano la Ford e la Ferrari, con le macchine ufficiali e quelle private. Ed Hugus, pilota statunitense che aveva corso già 9 volte questa gara, fu iscritto come riserva di Rindt e Gregory perché la sua vettura subì dei ritardi e non fu conclusa in tempo.


Durante la gara tutto procede come da copione con i team ufficiali a comandare la corsa. E’ però una giornata terribilmente calda che causa vari problemi ai leader della corsa che sono costretti al ritiro. I team privati hanno quindi un’irripetibile occasione per portare a casa il trionfo. Durante la notte cala la nebbia sul circuito e Gregory è costretto a tornare ai box in anticipo a causa dei suoi spessi occhiali che gli impedivano di vedere.


A questo punto succede l’impensabile: Rindt, che sarebbe dovuto andare in pista, non si trovava da nessuna parte. Così il team manager Luigi Chinetti chiese ad Hugus di scendere in pista. Ed accettò e dopo un’ora di turno tornò ai box senza. Alla fine sia Gregory che Rindt tornarono in pista, infrangendo il regolamento, e addirittura andarono a vincere la 24 Ore, regalando alla Ferrari quello che è ancora oggi il suo ultimo successo nella corsa.


Chinetti provò nella notte a comunicare agli ufficiali di corsa del subentro della riserva Hugus, ma loro erano troppo impegnati col vino per ascoltarlo. Sul podio vennero premiati Rindt e Gregory, mentre Hugus era altrove. Hugus ha quindi vinto la corsa, ma ufficialmente il suo nome non è presente nell’albo d’oro.


Per molti anni questa vicenda è rimasta nell’ombra e nessuno ha mai saputo cosa fosse veramente successo in quella notte del 20 giugno 1965. Ci ha pensato lo stesso Hugus in una lettera del 2005 in cui racconta le vicende di quell’incredibile notte, descrivendo la scomparsa di Rindt, la richiesta di Chinetti e il vino dei giudici. La lettera si conclude con “spero che questo aiuti”; direi proprio che ha aiutato a far luce su una delle notti più misteriose dello sport in generale.





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