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Immagine del redattoreEmanuele Carenini

Lo stadio più antico: Marassi

Lo Stadio Luigi Ferraris risale a più di un secolo fa ed è l’impianto più antico ancora in uso in Italia


Il 22 gennaio 1911 avvenne nel quartiere genovese di Marassi l’inaugurazione del campo da gioco del Genoa CFC, il Campo di Via del Piano; lo stadio sorgeva su un terreno che allora apparteneva ad una Villa genovese. Nell’immenso spazio verde, oltre ad un galoppatoio, già dal 1909 vi era anche il campo dell’Andrea Doria (una delle due compagini che, insieme alla Sampierdarenese, diede vita alla Sampdoria)


Inizialmente lo Stadio era ben diverso dall’estetica attuale con il campo che era molto ristretto; un primo ampliamento avvenne nel 1926 quando la sopracitata Andrea Doria rinunciò al suo campo, pochi anni dopo, tra il 1929 e il 1933, furono costruite sia una nuova tribuna, sia le gradinate nord e sud; all’inizio del 1933 lo stadio venne intitolato a Luigi Ferraris, storico capitano del Genoa.


Lo stadio tra il 1920 e il 1930

Nel 1951, fu costruito il settore distinti, ma la moderna connotazione risale alla fine degli anni Ottanta quando in vista dei Mondiali Italia ’90 iniziarono i lavori di modernizzazione: l’impianto venne trasformato in un vero e proprio “stadio urbano all’inglese”, grazie ai lavori dell’Architetto Gregotti, lo stadio fu cambiato completamente con una “copertura” posta su tutte le tribune che andava a nascondere l’esterno e a concentrare l’esperienza dei tifosi interamente sul terreno di gioco.


Nonostante la capienza con i lavori di ristrutturazione sia gradualmente diminuita passando da circa 60.000 spettatori a meno di 40.000 lo stadio è comunque considerato uno tra i più belli in Italia, dal 2019 inoltre è in corso un restyling per migliorarne l’estetica e la funzionalità.



Entrambe le compagini genovesi sono molto legate allo stadio di Marassi: il Genoa ha vinto tre dei suoi nove campionati al Campo di Via del Piano, la Sampdoria invece ha vissuto al Ferraris la favola della Samp d’oro, con la storica conquista dello scudetto 1990-91, e ancora adesso i tifosi genoani e blucerchiati occupano le note gradinate nord e sud con il loro tifo acceso


Insomma questo stadio “ha partecipato” ad oltre un secolo di cambiamenti non solo sportivamente parlando e nonostante l’età è considerato ancora uno dei più noti simboli della sua città, Genova.





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