Assurdo ha segnato una svolta nell’esplorazione musicale dell’artista campano, vincitore dalla dodicesima edizione di XFactor Italia, che è tornato da poco con il suo secondo lavoro completamente inedito.
Ha fatto molto "discutere", negli ultimi tempi, il nuovo singolo di Marco Anastasio Assurdo, uscito a mezzanotte del 14 gennaio di quest'anno, evidentemente distante dai brani precedenti. Chi lo odia e chi lo ama: fatto sta che l’artista stesso, in un’intervista per Sky Tg 24, ha dichiarato che il suo obiettivo fosse di “spiazzare, che ci si aspetti una cosa e io ne do un’altra”. L’intero album, o quasi, è un grande esperimento, assolutamente riuscito. Ha comunque “rassicurato” i fan affermando di non avere intenzione di abbandonare il rap, solo di non volersi fermare alla propria zona di comfort.
Il videoclip ufficiale del brano Assurdo
Marco Anastasio, in arte Anastasio, nato nel 1997 a Meta di Sorrento, nel 2018 ha partecipato al talent-show XFactor Italia, conquistando la vittoria con il brano autografo La fine del mondo (e in questi anni abbiamo imparato a non sottovalutare i concorrenti usciti dalla trasmissione: basti pensare a Mahmood, ormai plurivincitore di Sanremo, Elodie o i Maneskin). Nell’edizione è risaltata parecchio la sua capacità di composizione, scrivendo testi sulla base di brani storici come Generale di Francesco De Gregori, Another brick in the wall dei Pink Floyd o C’è tempo di Ivano Fossati.
La cover di Generale, portata dall'artista ai bootcamp di XF Italia
Dopo il talent, nel 2020, esce Atto Zero, primo disco contenente esclusivamente brani inediti del rapper. L’uscita era stata anticipata a novembre del 2019, proprio attraverso la comparsa dell’artista nella sesta puntata dell’edizione di XFactor di quell’anno, con Il Fattaccio del vicolo del moro. Il singolo, climax di eventi drammatico, quasi recitato, è ispirato al monologo Er fattaccio di Americo Giuliani, interpretato, tra gli altri, anche da Gigi Proietti.
Il fattaccio del vicolo del moro, singolo dell'album Atto Zero dell'anno 2020
Arriviamo dunque all’album Mielemedicina, uscito il 25 febbraio scorso, con cui Anastasio ha ripreso la sua attività dopo due anni di fermo. “Ogni album mio è un album di ricerca”- ha spiegato a All Music Italia- “in questo caso c’è anche la ricerca intellettuale, oltre che quella musicale”. A sostituire il forte concept dietro Atto Zero intervengono la ricerca matura di Sentimenti, e in particolare la “dolcezza, merce rara e pericolosa”.
Con sonorità molto vicine ad Assurdo, E invece apre l’album, seguita appunto dal singolo uscito il 14 gennaio. Ci sono poi Babele e Simbolismo, che sembra abbiano intenzione di riportare il suono sui binari del disco precedente… finché non arriva Tubature. Il featuring con Stefano Bollani -pianista e compositore italiano che, per intenderci, ha fatto parte della Filarmonica della scala e vanta diversi sodalizi con artisti italiani e internazionali, tra cui Enrico Rava- ha una struttura complessa ispirata al free jazz.
Il brano Tubature, quinta traccia del disco
L’inizio del tour di Atto Zero, spostato più volte nel corso degli ultimi due anni, è al momento fissato per il 6 aprile a Bologna. Seguiranno poi le date a Firenze, Milano, Torino, Padova, Trento, Napoli e Roma. Già qualche mese fa l’artista aveva confermato attraverso i social che la nuova musica, di cui sopra, sarebbe stata inserita nello spettacolo di questa primavera.
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