Capolavoro del genere Hardcore, quest'album pubblicato nel 1984 dai Minor Threat può essere considerato a mani basse il più iconico della scena.
Rabbia, ribellione, delusione. Queste le parole chiave di uno degli album che ha rivoluzionato il punk nel corso degli anni.
Ha dato i natali al movimento Straight Edge, proprio per la canzone intitolata "Straight Edge", che rifiuta i comportamenti autodistruttivi portati avanti nella scena Hardcore ai tempi.
Le canzoni sono brevi, veloci, energiche. I testi sono di grande impatto, anche grazie alla performance del cantante, cattiva, diretta, senza virtuosismi, semplice e ad effetto.
Nell'album si parla di disgusto verso la gente, ciò che la rovina e il modo in cui si comportano in modo schietto, senza giri di parole inutili che offuscherebbero il messaggio.
Un album davvero spettacolare, grazie anche alla produzione (inesistente) che da al disco un certo carisma, indipendente proprio come il genere di cui fa parte.
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