C’è una grande gioia nel vedere qualcosa crescere: un fiore che sboccia dopo giorni che aspettiamo osservandolo, o un frutto che cambia colore e finalmente diventa maturo. Nel sentire che il tempo sta passando ma che non passa fine a se stesso, che non lascia le cose immobili ma le migliora, le rende più grandi e più forti.
La Natura cresce sempre e non può fare altrimenti: si prende il suo tempo, acqua e sole (quanto basta) e va avanti. Come esseri umani invece possiamo anche regredire, anzi: quante volte ci capita, nel corso della nostra vita, di sentirci non solo fermi, ma anche meno di quello che eravamo ieri, senza più radici né punti fermi e senza risorse per andare avanti?
E più in generale, quanto l’intera umanità regredisce ogni volta che non rispetta l’ambiente, la flora e la fauna, con discariche a cielo aperto o acque inquinate, con lo smog, le sigarette e tanto altro?
Come descrivere quell’uomo e quella donna che avvelena l’unica aria che può respirare se non con “regresso”?
Dobbiamo ricercare la relazione con l’ambiente esterno, per imparare dalla Natura a crescere e vivere meglio.
Nella nostra Comunità di Binasco da più di un anno c’è un posto in più dove incontrare la Natura: c’è chi l’ha conosciuto come Boomforest, al tempo della sua piantumazione, e chi l’ha ritrovato Bosco della Pace, con una bella bandiera arcobaleno mossa dal vento perché sicuramente crescere, lavorare e respirare un vento di Pace fa la differenza.
Chi nel Bosco ci va tutte le settimane e lavora fra una piantina e l’altra è abituato a vedere tutti i piccoli cambiamenti, soprattutto adesso che siamo in Primavera: le nuove gemme e i fiorellini azzurri, le coccinelle che ritornano, i fusti che si fanno sempre più robusti.
Allo stesso tempo ha la grande fortuna di poter riconoscere e testimoniare il grande cambiamento avvenuto nell’ arco di un anno, di come tante di quelle piantine fragili, alte poche decine di centimetri, arrivate in un giorno di nebbia all’Oratorio, si stagliano oggi per dei metri, verdi, sotto il sole.
Tante, non tutte, perché fra l’erba che cresce e le piante più grandi che le nascondono ci sono ancora piccole Querce ed Aceri Campestri che crescono seguendo i loro tempi (diversi da quelli delle altre: ogni essenza si sviluppa in accordo con i propri ritmi, come dovremmo fare noi umani) e hanno bisogno di maggiore attenzione, anche solo per essere visti e riconosciuti.
I lavori di cura devono proseguire, da circa tre mesi è iniziata la pacciamatura per ridurre la crescita dell’erba e di piante infestanti, trattenere l’umidità e identificare al meglio lo spazio di ogni pianta. Prima l’intera Comunità, e recentemente la classe seconda sez. A delle Scuole Medie, sono state invitate al Bosco per aiutare nell’opera e per rivedere ciò che hanno contribuito a piantare un anno fa. E qui l’emozione nel vedere che quello che sembrava “tutto secco” in realtà era già vivo e aspettava solo di crescere.
Le parole servono a poco quando si vuole descrivere la Vita, specie se nascosta in ogni pezzo di terra; è meglio viverla direttamente, seguendo l’esempio di tanti uomini e donne, ragazze e ragazzi che fino ad oggi sono stati sostegno alla nascita ed alla crescita di tante belle realtà che ci circondano: il Bosco della Bria e della Vigna, il Fontanile ed il Bosco della Pace sono solamente alcuni dei luoghi magnifici che abbiamo in paese e nei quali apprezzare e vivere la Natura ed il Verde!
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