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Immagine del redattoreL'Onda del Futuro

Voci per l'Est

Alla Fiaccolata del 1 marzo scorso ha partecipato anche l'Onda: abbiamo mandato nella folla un gruppetto di autori per intervistare alcune delle moltissime associazioni presenti, e questo è quanto abbiamo raccolto.


Ore 21: la Piazza del Castello inizia ad affollarsi. Alla base della rampa vengono distribuite le candele che, accendendosi, diventano un tappeto lampeggiante: illuminano i volti infreddoliti dei presenti e, simbolicamente, vogliono schiarire questa notte in cui l'Ucraina, strenuamente, combatte.

(Foto: pagina Facebook Bottega del Mondo - Ass. Ad Gentes Binasco)
(Foto: pagina Facebook Bottega del Mondo - Ass. Ad Gentes Binasco)

Prende la parola Marco Marchioni, dell'associazione "Ad Gentes" e del "Presidio Libera Sud-Ovest Milano", che legge una riflessione di Don Luigi Ciotti, pubblicata sul sito di Libera (qui il testo integrale) "(...) Durante la pandemia, infatti, sono cresciute a livello planetario, inclusa l'Italia, la produzione e la vendita di armamenti: mentre il mondo della medicina e della scienza si spendeva per salvare le vite dal Covid, altri spendevano per acquistare strumenti di morte, da mettere in mano a quelle stesse vite salvate. Ecco l'insensatezza della guerra, che inizia ben prima di scoppiare. Di fronte a tutto questo, la pace non può essere promossa sotto forma di appello generico, nè solo di fideistica convinzione" (...) Oggi dobbiamo allora concepire la pace come una tensione, una costruzione quotidiana che comincia da ciascuno di noi, dai nostri rapporti più prossimi. Una società attraversata dalla competizione e dai conflitti sarà sempre terreno fertile per la guerra. Ma se impariamo a praticare l'ascolto, il confronto, il riconoscimento, anche noi, nei riguardi di chi ci appare meno simile e conforme, concimeremo veramente campi di pace."

Gli succede Andrea Torti, di "Ambiente, Salute e Alimentazione", anche lui tra gli organizzatori dell'evento:

(Foto: pagina Facebook Comune Binasco)

"Tacciano le armi, termini l'aggressione, tutti facciano passi indietro e si riaffacci la diplomazia ed il dialogo, è il nostro grido! La nostra comunità oggi sceglie di non passare la serata a guardare in tv o sui social le bombe russe, le dichiarazioni belliche, le corse ad armarsi e le escalation: oggi la nostra comunità, come è successo sabato a Pavia e Milano, sceglie di prendere parola contro la guerra. Come sta succedendo anche tutto il mondo, come stanno facendo anche tanti cittadini e cittadine russe, che stanno venendo arrestati in piazza, anche in questo momento. (...) Voglio dare avvio alla fiaccolata di questa sera citando un gigante per la pace che recentemente ci ha lasciato: Gino Strada diceva "Ogni guerra è una costante, e le vittime sono per la maggior parte civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile, e non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba! Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi mandano a morire i deboli e i poveri."" Quindi, il corteo parte: dalla Piazza passa il Ponte, poi Piazzetta Gramsci, quindi Via Manara.

(Foto: pagina Facebook Bottega del Mondo - Ass. Ad Gentes Binasco)

E proprio in Via Manara ci affianchiamo a Don Umberto Rusconi, della parrocchia di Binasco, per qualche domanda

Vorremmo chiederti, a proposito di questa situazione, se il Papa e il vescovo di Pavia

hanno espresso delle posizioni o fatto richieste particolari.

"Abbiamo sentito tutti il richiamo del Papa all’Angelus di Domenica scorsa, il 27 febbraio, in cui ha risuonato quell’urlo forte: tacciano le armi, in Ucraina ma anche negli altri scenari di guerra mondiali. E’ un appello forte, che il papa continua a fare e ha continuato a fare anche negli anni passati, a uscire da un’economia di guerra. Purtroppo le sue parole si stanno rivelando profetiche, ed è scoppiata questa terribile guerra vicina. Come fedeli invece, della parrocchia e della diocesi di Pavia, un invito forte alla preghiera, una preghiera per stare vicino, per convertire i nostri cuori, perché il Signore illumini anche le menti di tutte le persone più strettamente coinvolte in questo evento. Domenica scorsa abbiamo vissuto, qui in parrocchia, un momento molto significativo, che va in controtendenza con lo spirito della guerra, ma che ha proprio unito di più la chiesa e la comunità binaschina con la comunità ucraina, c’è stata una messa molto importante, alle 3 nella nostra chiesa. Il vescovo Corrado invece ci invita tutti a unirci a unirci alla preghiera del rosario, giovedì 3 marzo, in Cattedrale." Il corteo si ferma in Piazza 25 Aprile, dove incontriamo il Professor Davide Bondesan, che per molti anni ha insegnato alle scuole medie di Binasco ed ora è all'Istituto Calvino di Rozzano.

Vorremo intervistarla in quanto docente, farle qualche domanda su come ha affrontato questa tematica in classe, se ne ha parlato e ne ha potuto parlare

Ne ho parlato personalmente perché ho visto nei ragazzi un forte interesse: insegno a ragazzi di III e IV superiore ma ne avrei parlato anche alle medie perché purtroppo la guerra è sotto gli occhi di tutti. Ho visto tanta curiosità e credetemi, non è stato facile cercare di dipanare un po' le trame storiche :come sapete la faccenda è complessa. Resta il dato chiaramente tragico ,umanitario, degli ucraini colpiti, ma c'è dietro un discorso politico, che riguarda anche la Nato, abbastanza complicato. Quindi la classe si è dimostrata interessata: l'ha stupita come cosa o si aspettava che un argomento del genere risvegliasse questa curiosità? In parte mi ha meravigliato all'inizio, perché spesso anche fra docenti non c'è questa voglia di condividere l'attualità, che invece secondo me è importante nella scuola, perché è la base di tutto. per quanto riguarda questioni anche governative, lavorative. A volte pensiamo che i ragazzi siano disinteressati e che è anche un nostro dovere coinvolgerli. quindi si, lo stupore è stato solo iniziale, alcuni di loro sapevo già che erano interessati alla storia o alla politica e credetemi, la cosa che più mi ha colpito e che è importante per tutti voi che ascoltate ("leggete", ndr) è che davvero la Storia ci insegna tantissimo: la zona dell'Ucraina invasa è una zona contesa fin dal 1853, la guerra di Crimea, che ha coinvolto anche il nostro Regno di Sardegna, è proprio una vicenda basilare che si ripete, purtroppo, incredibilmente. Mi ha colpito molto questa sua osservazione sulla Storia, perché molti studenti purtroppo stanno facendo il ragionamento inverso, cioè "se la storia ci dovrebbe insegnare così tanto, ma alla fine stiamo ancora a parlare di guerre nel 2022, è effettivamente necessario studiarla?" Domanda difficile: io penso che sì, la Storia sia veramente "maestra di vita", se l'uomo ripete questo errore continuo della guerra è perché purtroppo come diceva Plauto è "lupo per l'altro uomo". Ci sono solamente due creature che godono nell'uccidere: gli esseri umani ed i mostri, i mostri a volte non esistono, gli esseri umani purtroppo sì. Studiamo la storia e prepariamoci purtroppo a ripeterla, è incredibile, gli errori purtroppo non vengono compresi. Cosa direbbe a questi studenti con un po' di sfiducia nella Storia? Direi loro che non è facile vivere la Storia, è molto importante che, soprattutto loro che sono giovani, capiscano che non è vero che tutto quanto gli passa sopra: se i ragazzi si sentono esclusi dalle decisioni è perché non li si rende partecipi; io vedo tanti ragazzi che lottano, che ci credono, che si impegnano, come voi e come altri. Sono convinto che il ruolo dei ragazzi oggi sia fondamentale: se i ragazzi si fanno vedere disinteressati verranno sempre prevaricati, se invece scendono e trattano come successo nelle manifestazioni studentesche mettono veramente paura. Sempre in Piazza troviamo un gruppetto di ragazzi delle medie, e parliamo con una di questi Avete parlato in classe della situazione, con qualche prof in particolare? Per ora ne abbiamo parlato solo con la supplente che, in teoria ci doveva fare geografia ma ha tagliato l'ora e ci ha parlato di questo. Ha tagliato l'ora per merito vostro o perché ha cominciato a parlarne lei? No, ha voluto lei. Quindi nessuno dei tuoi compagni era informato della faccenda? Mmhh... cioè, sapevamo cosa stava succedendo però non ne parlavamo molto.

Una parte di studenti mette in dubbio l'utilità di studiare la storia, sembra che non abbiamo imparato abbastanza visto che ancora oggi le guerre ci sono, cosa ne pensi in quanto studentessa? Secondo me la storia è utile per imparare le nostre origini, anche se come materia non mi piace, però è importante: io farei a meno di farla, però serve, è meglio studiarla ecco. La testa del gruppo riparte, e una lunga scia di fiammelle le viene dietro. Incontriamo all'altezza di Cascina del Ferro il presidente della ProLoco di Binasco, Vito Basile, con cui scambiamo qualche parola

Come ProLoco, riguardo questa situazione, avete in mente qualche iniziativa? Cosa puoi dirci? "Beh, che sicuramente siamo contro la guerra, e che sicuramente qualsiasi cosa ci viene chiesto per appoggiare ed aiutare il popolo ucraino noi ci saremo: al momento ci hanno fatto delle richieste per fare eventualmente delle raccolte, di generi alimentari piuttosto che coperte, cose così; in più la possibilità di fare una raccolta a Binasco di fondi, per fare delle donazioni, e noi saremo promotori di questa iniziativa alla quale crediamo molto" Il corteo riprende Via Manara per tornare nuovamente davanti al Castello, dove il Sindaco Benvegnù ringrazia tutti i presenti ed i Primi Cittadini di Noviglio e Casarile, anche loro presenti alla fiaccolata, per poi rivolgersi alla comunità ucraina presente nel nostro comune: "(...) Vogliamo farvi sentire che non siete sole, e non lo siete state mai, dal primo minuto di questa triste crisi che sta sconvolgendo le nostre vite ed il vostro Paese. Voi siete parte della nostra comunità, e non lo siete solo sulla carta, all'anagrafe, ma lo siete perché passate tutto il vostro tempo con i nostri cari (nella maggior parte dei casi ovviamente), e questa è una cosa enorme che voi fate. Tutta la cura, la dedizione, l'affetto che date ai nostri cari è quello che noi ora vogliamo ridarvi indietro, il più possibile. E qua mi rivolgo alla nostra cittadinanza, alla nostra comunità tutta, a quella dei comuni di Casarile e Noviglio che sono qui con noi stasera e ringrazio" A fiaccolata conclusa, c'è ancora tempo per qualche domanda alla Professoressa Silvia Orlandi, docente di Lettere alle scuole medie di Binasco.

Avete parlato della fiaccolata in classe? "Grazie alla DAD, alla scuola a distanza, abbiamo creato dei gruppi per ogni classe, con gli insegnanti, e quindi ci siamo scritti in questi giorni, parlando della situazione e di questa iniziativa, e con piacere ho visto che alcuni ragazzi sono venuti: siccome facciamo il laboratorio di giornalismo in classe, mi hanno detto loro che sceglieranno di parlare della guerra e della fiaccolata sul loro prossimo articolo, è un argomento saltato fuori così, e questa mi sembra una cosa bella, perché viene da loro. E' un po' difficile per loro capire tutte le dinamiche, ma effettivamente è una situazione complessa. Ha detto che l'argomento "è saltato fuori", nel senso che gli studenti lo hanno suggerito?

Sì, questa sera! Prima, in piazza, si sono avvicinati degli studenti di prima media chiedendo di parlare di questa manifestazione, siccome non avevano ancora un loro argomento per l'articolo, e gli ho detto "certamente", che sarebbe stato bellissimo. Un po' capiscono quale è la realtà, ma poi in queste manifestazioni con tante persone riescono ad entrare maggiormente nell'argomento. Un ultima domanda: alcuni giovani iniziano a mostrare sfiducia nella storia, siccome non stiamo imparando nulla da essa Forse perché chi adesso è al potere non l'ha studiata! Oppure perché fanno finta di non ricordarsela, spesso fa comodo dimenticare e far finta che non sia successo. La Storia NON si ripete: le situazioni sono sempre e comunque diverse, i contesti sono diversi, anche a livello cronologico, è difficile ereditare la lezione della storia e metterla in pratica oggi; dall'altra parte sono convinta che chi è al potere dimentichi perché fa comodo. Cosa direbbe a quei giovani quindi? La Storia serve per capire più sé stessi ed il proprio posto nel mondo, è una ricerca delle proprie radici, personali, come popolo, come umanità. non dobbiamo perdere fiducia, la Storia non è fatta solo per insegnare, ma è fatta per conoscersi, e conoscere l'uomo, e deve sempre succedere. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Sul nostro canale YouTube, è uscito il video con le altre interviste di quella sera: ci saranno le parole del presidente ANPI di Binasco, di quello della nostra sezione della Croce Bianca, la testimonianza di Olga, una signora ucraina, e molti altri! (Ecco qui il link) Dopo la manifestazione abbiamo intervistato i tre sindaci presenti quella sera (Verduci di Noviglio, Benvegnù di Binasco, Cantoro di Casarile); l'intervista integrale è sempre sul nostro canale YouTube, ecco il link al video, ci hanno parlato di quello che, nel nostro piccolo, possiamo fare per la situazione. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ Veniamo alla conclusione di questo lungo, intenso, articolo: se siete arrivati a questo punto significa che l'argomento vi ha interessato o che, forse, ne abbiamo parlato in modo da non annoiarvi. Non saprei davvero che altro aggiungere: molte parole sono state dette, anche oggi, in merito alla situazione; e questa civiltà digitale ci ha rifornito, anche oggi, del nostro strazio quotidiano, riempiendoci i profili social di immagini terribili. Una situazione che sta avendo una eco mediatica impressionante, che ha mobilitato l'Europa intera, e che non possiamo ignorare: se dal Covid ci si poteva isolare, nella propria bolla domestica, credendolo distante finché si fossero applicate le misure di sicurezza, in questo caso i rincari dovuti alla situazione toccheranno chiunque utilizzi elettricità o gas, quindi praticamente tutti. Facciamo "ballare l'occhio", stando attenti a come si sviluppa la situazione, ma senza aggiornarsi compulsivamente: la situazione è delicata, ma bisogna restare lucidi. Possiamo solo vedere come si svilupperà, e volendo, prestare aiuto economico o materiale alla popolazione ucraina, attraverso le molteplici raccolte fondi e materiali ormai attive in ogni città. Autori: Andrea Bonacossa, Edoardo Pedrazzoli, Filippo Carissimi, Alessandro Digiorgio Interviste video di Emanuele Carenini e Andrea Bonacossa Riprese video e montaggio: Francesco Grossi (foto di copertina: pagina Facebook Comune Binasco)

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