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Immagine del redattoreVincenzo Russo e Gianluca Baldini

Berlusconi al Quirinale?

L'ex Cavaliere Presidente della Repubblica: chi lo vorrebbe, e perché? Quali sarebbero le alternative?

In questi giorni i partiti stanno valutando tutti i possibili scenari e schemi d'azione per l'elezione della carica più alta dello Stato, si cerca una figura con un alto profilo, che possa dare credibilità internazionale al Paese, nonché una approfondita conoscenza della legge e della Costituzione per supervisionare l'iter legislativo: una figura del genere potrebbe essere l'attuale premier Mario Draghi, ma la sua nomina porterebbe il Paese ad elezioni anticipate, scenario che supporta solo il partito di Fratelli dʼItalia. Giorgia Meloni sarebbe disposta a votare Mario Draghi, rimuovendolo dall'incarico a Palazzo Chigi, non solo per aumentare il punteggio di FdI nei sondaggi, ma per rendere effettivo, grazie alle elezioni, il taglio dei parlamentari.

Intanto, anche il PD e il M5S cominciano a riflettere sul fatto che del premier Draghi c'è bisogno lì dove è adesso, come Presidente del Consiglio, in modo che possa lavorare sul PNRR, grandissima sfida (ed opportunità) per il Paese.

Gli scenari possibili sono tre:

- Il primo: è un secondo mandato di Sergio Mattarella. Ma l'attuale

Presidente della Repubblica ha più volte escluso questa ipotesi, giustificando le sue posizioni con l'avanzata età e per il rispetto della Costituzione. Non vuole in alcun modo finire nella stessa situazione dellʼex Presidente Giorgio Napolitano, eletto di nuovo

dopo la fine del suo primo mandato, che lasciò l'incarico appunto per lʼetà avanzata.

- Il secondo: Lega, FdI e Fi e altri partiti del centrodestra indicano Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio, come loro candidato.

Matteo Salvini, Giorgia Meloni, i parlamentari di Forza Italia ed altri lo hanno

detto apertamente, PD e il M5S ci stanno ancora pensando.

- Il terzo: c'è un altro candidato, Pierferdinando Casini, Senatore di Centristi per lʼEuropa, sostenuto da Matteo Renzi. Fu eletto col centrodestra in passato, ora è nelle liste del Pd, ma rischia di creare dei problemi a Renzi, finendo per metterlo in secondo piano.

Silvio Berlusconi ha dichiarato che nei primi giorni di gennaio deciderà se

confermare la sua candidatura al Quirinale. Per precisare, il centrodestra composto da Lega, Fi, FdI e altri partiti più piccoli può contare su 452 voti. Il centrosinistra, formato da PD, M5S, Leu e altri partiti più piccoli e alleati ne ha invece 436. Il collegio dei grandi elettori invece è composto da 1.009 membri, cioè 630 deputati, 315 senatori, 6 senatori a vita e 58 delegati regionali.

Berlusconi spera nel segreto dell’urna di incassare i voti anche di alcuni esponenti

del M5S e del PD.

Ma sui nomi continua ad esserci incertezza, in questi casi accede spesso.

Secondo alcuni risultati, Silvio Berlusconi potrebbe essere il vincitore netto, che staccherebbe di quasi 10 punti l’attuale Ministro della Giustizia, ed ex presidente (prima donna) della Corte Costituzionale, Marta Cartabia.


Avere una donna al Colle, oppure come Presidente del Consiglio, sarebbe un gran risultato, siccome nella storia repubblicana tali ruoli fondamentali sono sempre stati prettamente maschili.

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