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Immagine del redattoreVincenzo Russo e Gianluca Baldini

Governo Italiano in aiuto dell'Ucraina

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi ha annunciato il sostegno all’Ucraina con armi e aiuti umanitari.


Il discorso del primo ministro è stato condiviso da tutti i partiti, eccetto alcuni membri all’interno del Movimento 5 Stelle che non hanno condiviso la linea del governo sull’Ucraina.

Anche Fratelli d’Italia, compresa la Leader Giorgia Meloni, ha condiviso il discorso del Premier sulla misura di aiuti umanitari e la linea avversa nei confronti di Putin.

Tutti i partiti del parlamento mostrano vicinanza al popolo ucraino.

L’Italia si prepara ad accogliere un gran numero di cittadini ucraini con apposite misure, alcune suggerite dal presidente della comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, che essendo esperto in aiuti umanitari conosce bene come gestire una situazione di questo tipo.

La comunità di Sant’Egidio offre molti aiuti nei paesi dove vi è la guerra, dittatura o la povertà, come in Asia e in Sud America.

Riccardi ha parlato di un tipo di accoglienza diversa da quella dei barconi carichi di migranti.

Con l’Italia molte nazioni si preparano all’accoglienza, per esempio i paesi confinanti Romania e Polonia.

Diverse tendopoli verranno allestite per contenere il grande flusso migratorio.

Molte persone sono partite dall’Italia per tornare in Ucraina a combattere e aiutare le famiglie che si trovano in questa difficile situazione.

Il governo italiano, infatti, approverà una norma che consente soprattutto di diversificare le fonti di energia, se e quando il gas dovesse scarseggiare tenendo conto che l’importazione dalla Russia equivale a circa il 45% del fabbisogno nazionale. Per questo si pensa alle alternative che consentano di tenere al riparo le scorte se il conflitto avesse tempi lunghi.

L’Italia è convinta di stare, sostenere e aiutare l’Ucraina nella guerra contro la Russia con missili, mitragliatrici e munizioni.

C'è stata infatti anche la chiusura dello spazio aereo, che riguarda qualsiasi tipo di velivolo civile o militare che provenga da qualsiasi parte della Russia o che sia di una compagnia russa.

Il governo italiano ha stanziato 12 milioni di euro per la fornitura di materiale bellico. Per dare la possibilità agli Ucraini di difendersi al meglio, infatti ci sono giubbotti in kevlar, elmetti in kevlar, metal detector portatili e dei robot per lo sminamento.

Fino al 30 settembre sono stati messi a disposizione dalla Nato per la missione nell’est Europa circa 4.000 soldati. I primi 1.350 sono già pronti a partire e fanno parte dei nuclei speciali: lagunari, paracadutisti, alpini, incursori del Comsubin.

Andranno a potenziare la Baltic Guardian, che si trova in Lettonia, dove ci sono già 240 militari; in Romania, dove saranno schierati 12 aerei e circa 130 uomini; nel Mediterraneo orientale, dove ci sono 235 unità di personale, due navi e un aereo che sorveglia anche il Mar Nero.

Il costo sarà di 154 milioni di euro, ma se l’impegno dovesse proseguire sarà necessario rifinanziare le missioni.

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