Il costo di un litro di benzina o diesel ogni settimana aumenta di qualche centesimo. Dopo l’aumento della benzina e del gasolio vengono raggiunti livelli mai toccati, superiori anche ai record del 2008, 2012, 2013 e 2014.
In quegli anni il prezzo del petrolio era sostanzialmente identico a quello attuale, ma la benzina veniva erogata a circa 1,550 €/ litro. Gli aumenti dei prezzi del carburante erano attesi come conseguenza della guerra Russia contro Ucraina.
I prezzi della benzina, ora, superano anche i 2 euro al litro per il servito mentre il diesel sfonda il tetto di 1,90 euro.
Per la benzina il costo del servito il prezzo medio è 2,024 euro/litro: i prezzi medi vanno da 1,965 a 2,111.
Per il diesel, infatti, il costo del servito aumenta da 1,895 di ieri a 1,904 di oggi: i prezzi medi oscillino da 1,844 a 1,974.
Assoutenti (associazione per la tutela dei consumatori, attività di informazione, solidarietà sociale e tutela dei diritti civili, educazione al consumo) avverte che l’aumento dei prezzi proseguirà anche nei prossimi giorni, sempre a causa della guerra. La benzina, sempre secondo i dati Assoutenti, avrebbe già raggiunto la quota record di 2,111 euro e la situazione è destinata a peggiorare anche a causa delle riduzioni delle forniture sulla rete.
Assoutenti, inoltre, non nasconde la sua preoccupazione per tutti gli altri incrementi che si potrebbero registrare in queste settimane: dalla pasta al pane, dai biscotti ai cereali. Aumenti che dipendono dai rialzi delle materie prime ma anche da quelli del prezzo del carburante, e quindi costi più alti per i trasporti.
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