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Immagine del redattoreVincenzo Russo e Gianluca Baldini

Il Parlamento non riesce a cambiare due parole della Costituzione?



La riforma del sistema elettorale della quota togata del Consiglio Superiore della Magistratura è inserita in maniera disordinata tra le tante proposte che ogni gruppo di magistrati militanti cerca di far passare "AD USUM DELPHINI" (locuzione latina per indicare qualcosa fatto per interesse di parte), trascurando l’interesse pubblico ad avere un CSM trasparente che, come dice l’articolo 105/art.105 della Costituzione, dovrebbe occuparsi solo della carriera dei magistrati; e che invece le correnti dell’Associazione Nazionale Magistrati hanno sempre provato a trasformare nella terza camera della Repubblica.

C’é un solo modo per evitare l'influenza di queste correnti, e cioè individuare la quota togata del Csm con qualche forma di sorteggio tra i magistrati disponibili, sostituendo due sole parole dell’art. 104 Cost.: “scelti tra” invece che “eletti da”, con quel che segue. "Possibile che il Parlamento che si è autocastrato infliggendosi il taglio di sè stesso non riesca a cambiare due sole parole della Costituzione?”. Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente di DEMOCRAZIA LIBERALE Vincenzo Palumbo e il Segretario Marco Montecchi.

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